Trova infine pace la querelle IMU sui terreni montani
26 gennaio 2015
Finalmente una data certa: 10 febbraio 2015. È questo il giorno entro cui sono chiamati alla cassa per il pagamento dell’IMU i possessori dei terreni.
Insomma, dopo settimane di confusione, sentenze del TAR, nuovi criteri altimetrici per la classificazione dei Comuni ed una generale poca chiarezza in merito al pagamento dell’IMU sui terreni montani e collinari si è infine giunti ad una conclusione, con indicazioni certe su chi sia tenuto al pagamento ed entro quale data.
La proroga della scadenza, inizialmente fissata per oggi, lunedì 26 gennaio, è arrivata nel pomeriggio di venerdì, al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato, su proposta del Presidente Matteo Renzi, e dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione IMU, volto a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea.
Il testo approvato, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio (Decreto Legge 24 gennaio 2015, n.4, Misure urgenti in materia di esenzione IMU) prevede che, a decorrere dall’anno in corso, l’esenzione dall’imposta municipale propria si applichi ai terreni agricoli ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, così come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat, ed ai terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani. Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014. Per l’anno 2014 non è, comunque, dovuta l’IMU per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati.
Ma quanti sono i Comuni esenti, secondo la classificazione Istat? Analizzando il documento si nota come i Comuni totalmente montani siano ben 3.516, mentre i parzialmente montani siano 652: chi possiede terreni in questi Comuni è chiamato al pagamento dell’IMU entro il prossimo 10 febbraio, esclusi i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. I possessori di terreni ubicati nei più di tremila Comuni classificati come montani non sono, invece, tenuti al pagamento, mentre per quanto concerne i proprietari di tutti gli altri terreni, situati nei Comuni non montani, non deve essere dimenticato che chi risultava esente in base alle precedenti regole (classificazione in base all’altitudine del Comune) continua ad esserlo.
Queste indicazioni provvidenziali sono giunte pochissimi giorni prima della scadenza fissata inizialmente (e già effetto di una proroga, non dimentichiamo che il primo termine per il pagamento dell’IMU sui terreni era al 16 dicembre), suscitando non pochi grattacapi sia nei contribuenti possessori di terreni che nei professionisti ed enti che offrono assistenza fiscale e che, fino all’ultimo istante, non hanno saputo cosa consigliare ai propri clienti. L’auspicio per il futuro è che si possa giungere a soluzioni condivise in tempi sempre più brevi. È, infatti, evidente come la macchina dello Stato abbia dimostrato di poter essere anche assai rapida ed efficiente, per giunta in un momento di transizione come quello che stiamo vivendo in questi giorni: non dimentichiamo che il decreto, approvato nel corso di un rapidissimo Consiglio dei Ministri il venerdì pomeriggio, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il sabato, dopo meno di ventiquattr’ore.
Mirco Mion
Fonte: Agefis